Le mille facce delle donne
Sono tanti i proverbi sulle donne e sull’universo femminile. Pare quasi che la storia voglia in qualche modo tutelare la personalità dell’uomo, sicuramente più debole di quella del “gentil sesso”.
Di seguito un elenco semiserio, dei principali archetipo femminile.
La Fighetta
La categoria delle fighette, è composta essenzialmente da ragazze, in genere giovani (17-21 anni), che se la portano a spasso ridendo e scherzando con uno stuolo di amiche, in genere fighette anch’esse. La fighetta non si caratterizza per una particolare bellezza: essa semplicemente è un tipo che sembra disponibile, da come si comporta, salvo poi rivelare un carattere da vera rompicoglioni nel momento in cui l’approccio diviene più esplicito…
La Gnocca
La classe delle Gnocche è composta da elementi di sesso femminile con elevato grado di attrazione. Caratterizzata di solito da forme assai piacevoli, è solita vestirsi in modo vistoso, gradevole e si distingue per i suoi modi sensuali e spigliati. Caratteristica fondamentale della gnocca è il tirarsela quel tanto che serve per fare passare la voglia, ai comuni mortali non dotati di conto corrente a 10 cifre, di tentare un approccio, adducendo la solita frase “Naaa…se la tira troppo…”
La Cozza
Estremamente diffusa, la categoria delle cozze è composta da esemplari di sesso (forse) femminile che poco hanno di umano e molto di celenterato… La cozza ha peso variabile, non necessariamente eccessivo, ma in caso di peso “normale”, l’assenza di grasso non ne pregiudica l’appartenenza alla classe, dato che normalmente le sue forme assomigliano più a quelle di un coccodrillo che di una donna. Non di rado, la cozza, pur di darsi un tono, se la tira come e più della Gnocca, ottenendo come risultato una progressiva migrazione verso la categoria delle Brutte Zitelle Scassapalle.
La Figa Standard
Categoria molto apprezzata, quella delle Fighe standard è una famiglia di medio-bassa diffusione, composta essenzialmente da esemplari con alcune caratteristiche peculiari (o belle tette o bel culo, o altro..), ma in ogni caso di aspetto piacevole, discreta disponibilità al dialogo e grande versatilità morale. La Figa Standard si accompagna spesso ad una o più Cozze, con le quali intrattiene rapporti di amicizia profonda, certa dell’assoluta impossibilità di una qualsiasi forma di concorrenza sessuale da parte delle amiche. Il difetto fondamentale della Figa Standard è una sua rapida declassificazione a Donna Elastico, non appena si rende conto della reale attrazione suscitata negli uomini. Questo ne rende pericolosa la frequentazione per lunghi periodi di tempo.
La Figa Pazzesca
Rarissima specie di donna, caratterizzata da un aspetto da far sbavare, curve perfette, sorriso ammaliante e abbigliamento preciso, la Figa Pazzesca è una delle prede più ambite in ogni ambiente. La Figa Pazzesca è dotata in genere di una notevole simpatia, ma spesso anche di scarsa intelligenza, che la porta a volte ad infilarsi in storie assurde con personaggi maschili che, pur di tenersela stretta, depauperano tutte le loro risorse economiche nell’attività di correlazione: aperitivi, cenette, locali notturni e, in non rari casi, droga. La Figa pazzesca è, e rimane, un “cult” per ogni uomo che sia in grado di superare l’iniziale momento di euforia dato dalla conquista dell’esemplare.
La Donna Elastico
La Donna elastico è una delle specie più diffuse. Famiglia composta sia da esemplari nativi che da ex esemplari di Figa standard, la Donna elastico vive la propria esistenza tra N frequentazioni maschili, saltando da una all’altra con la stessa facilità con cui si cambia di abito. Generalmente dotata di scarso senso dell’autocritica, la Donna elastico è convinta che in ogni caso il suo comportamento sia corretto, anche se contrario a qualunque morale, persino la propria. Viene detta Donna elastico per la sua flessibilità nei rapporti interpersonali: essa non predilige una particolare persona, ma si deforma secondo le esigenze del momento, mantenendo al proprio interno una fortissima componente di cinismo. Caratteristica intrinseca della Donna elastico, è la sua capacità di circuire gli uomini, facendogli credere di fare parte della famiglia delle Fighette o delle fighe standard, per poi dimostrare, con il tempo di essere molto più affine alla categoria delle Troie, rendendosi pertanto moolto pericolosa.
La Brutta Zitella Scassapalle
Terribile esempio di come un essere umano possa degenerare, le Brutte Zitelle Scassapalle sono una vera e propria mina vagante. Generalmente orribili, questi esseri circolano liberamente con tutto il loro pesante carico di odio e invidia verso tutti gli altri generi femminili, con la sola esclusione delle Cozze, con le quali intrattengono spesso rapporti di pettegolezzo. Spesso la Brutta zitella scassapalle è accompagnata dalla madre o dalla nonna, la quale fa opera di carità al mondo, sottraendole tempo che altrimenti sarebbe destinato alla devastazione dei rapporti altrui. Purtroppo, però, le appartenenti a questa famiglia hanno in genere una predisposizione naturale al disbrigo rapido di tutte le faccende e lavori che altri esemplari eseguono in tempi standard, rendendo quindi difficile la loro alienazione da troppo lavoro. Non sono rari i casi in cui la Brutta zitella scassapalle, data la sua cronica astinenza sessuale, perde la testa per qualche esemplare maschile, subendo una temporanea trasformazione che la riporta alla famiglia delle cozze, dalla quale passa spesso alla famiglia delle Maialone orrende senza ritegno. Tali transizioni sono generalmente temporanee, tranne in rari casi in cui l’esemplare migra definitivamente all’ultima categoria e ci resta fino alla vecchiaia.
La Donna in Carriera
La classe delle Donne in carriera sta avendo grandissima diffusione negli ultimi anni. Questa categoria è sostanzialmente composta da donne provenienti da altre categorie, delle quali mantengono parte delle caratteristiche, aggiungendone di nuove che in alcuni casi si rivelano deleterie. Una di queste nuove caratteristiche è l’atteggiamento “sotuttoioperchèmifaccioilculoinufficioenonvoglios entirecazzateperchèsonostanca!”. Derivata di questo atteggiamento è il cosiddetto “stress da troppi cazzi”, inteso sia in senso morale che materiale. Non di rado, infatti, pur di accedere alla categoria, le donne si prestano a innumerevoli compromessi, ivi compresi quelli di natura sessuale. La febbre da carriera le costringe quindi, per mantenere il corretto “career improvement path”, a costanti sessioni di seduzione sul luogo di lavoro, con notevole dispendio delle proprie risorse umane. Questo si riflette in modo moolto negativo sull’eventuale partner maschile, il quale, giustamente, dopo alcuni mesi di tolleranza all’assenza di un normale equilibrio nella psiche della compagna, inizia a farsi un pochetto i cazzi propri mollando laa presa come si suol dire, per dedicarsi ad una più sana attività da scapolone. La donna in questione, resasi conto di tutto ciò, in alcuni casi ritorna nella categoria di provenienza, ma di solito accede alla categoria delle Zitelle lavoratrici croniche.
La Troia
Come da definizione, la Troia è colei la quale, pur di divertirsi, passa sopra a qualunque principio, morale o materiale. Naturalmente portata ai rapporti interpersonali, la Troia predilige spaziare in ambienti ad elevata concentrazione economica. In molti casi la Troia è di aspetto gradevole, ed è dotata di una notevole attrattività. Essa è inoltre fornita di alcune capacità previsionali che hanno dell’incredibile: la Troia riesce, in moltissimi casi e con una semplice occhiata, ad intuire di qualsiasi uomo i seguenti dati: numero di conti correnti intestati, automobili possedute, fido della carta di credito, contanti posseduti nel portafoglio. Grazie a questa caratteristica, la Troia riesce ad approcciare qualunque uomo, sposato, fidanzato o libero, offrendo in modo più o meno evidente i propri favori sessuali ed iniziando una costante opera di drenaggio di capitali, adottando la tecnica dello scambio 10minutidisesso-regalinodaalmeno300sacchi. Caratteristica distintiva della Troia è una normale predilezione per tutti quei generi di abbigliamento che coniugano l’alta sensualità con la praticità di svestizione. Altra caratteristica importante del loro vestiario, è la estrema capacità di trattenere ogni sorta di fluido organico maschile, in modo da poter utilizzare l’abito come arma di ricatto…
La Suora
Nella categoria delle suore, rientrano tutte quelle gentili signorine che, nonostante la loro disponibilità al divertimento e alla vita notturna, manifestano una presumibilmente totale amenità ai piaceri della carne. Un comportamento tipico delle suore è il presentarsi come gentili, affabili, disponibili e soprattutto libere da ogni vincolo, suscitando una legittima curiosità negli esemplari maschili che frequentano, dato che molto spesso gli esemplari appartenenti alla famiglia in oggetto sono discretamente attraenti. Il problema è che, come lascia intuire il nome della famiglia, le suore sono specializzate nel portare, più o meno volontariamente, gli uomini ad interessarsi sessualmente a loro, per poi opporre un secco rifiuto a qualunque genere di proposta anche solo blandamente erotica. Frase tipica delle suore è:”Ma per chi mi hai presa? Per una che la dà a tutti quelli che incontra?”. La frase, riferita al contesto è in effetti oggettivamente corretta in quanto la suora, per definizione di classe, non la dà assolutamente a nessuno. Questo la porta spesso ad uno stato di eccezionale depressione (una donna senza cazzo si sciupa), che viene solitamente superato praticando delle feroci sedute di autoerotismo. Come risultato di questo comportamento, la Suora tende con il tempo a migrare verso altre famiglie, soprattutto verso la famiglia delle Acidone, a volte in quella delle Zitelle lavoratrici croniche oppure, in alcuni rari casi, per compensazione di una vita di privazioni, nella categoria delle Ninfomani insaziabili.
La Maialona Orrenda Senza Ritegno (M.O.S.R.)
A questa famiglia appartengono tutti quegli esemplari femminili che, non disponendo di caratteristiche sufficienti ad attirare l’attenzione degli uomini, ricorrono al vecchio trucco di “sbatterla in faccia a tutti quelli che le capitano”. Riconoscibili per l’abbigliamento succinto, dal quale si evidenzia a colpo d’occhio la trabordanza della massa grassa, le M.O.S.R. o sono spesso dedite al bere, nonché alla frequentazione di tutti quei luoghi di aggregazione dove abbondano degli esemplari maschili in astinenza forzata. In alcuni casi, però, le M.O.S.R., si rivelano utili: capita infatti che qualche esemplare maschile, uscente da una relazione con un esemplare o di donna elastico o di fighetta o ancora di donna in carriera, frustrato dalla momentanea situazione di abbandono, trovi rifugio nelle attenzioni di una qualche M.O.S.R. Questo avviene perché spesso, le M.O.S.R., sono esperte in una qualche pratica erotica inusuale. Questo stimola la curiosità del maschio, il quale, dopo un breve periodo trascorso a farsi sollazzare dalla zozzona, la abbandona al suo destino per ricominciare a dedicarsi a prede più ambiziose.
La Zitella Lavoratrice Cronica (Z.L.C.)
Questa famiglia è strettamente legata alla famiglia delle donne in carriera. In effetti si potrebbe definire come una sottospecie della donna in carriera, dato che normalmente l’atteggiamento è lo stesso, tranne che per alcune caratteristiche che ci permettono di distinguere una classe dall’altra. La Z.L.C. infatti, ha perso il fondamentale interesse alla prosecuzione della carriera, in quanto ha spesso ottenuto uno stop forzato alla crescita professionale causato da un qualche errore di percorso. Ad esempio: capita che una donna in carriera, nello svolgimento delle sue funzioni, cerchi di sedurre l’uomo di una qualche altra donna in carriera più in alto di lei nella scala gerarchica. Questo porta la donna in carriera di rango più elevato a tramutarsi istantaneamente in femmina vendicativa, scatenando tutte le armi a sua disposizione per frenare l’avanzata della concorrente. La poveretta (si fa per dire) si trova a questo punto sputtanata in tutto l’ufficio e vuoi per la vergogna o per costrizione, si rifugia nello stakanovismo più feroce. Questo la costringe ad abbandonare ogni velleità, sia in ambito professionale che privato, lasciandola dedita solo ed esclusivamente al lavoro. Le Z.L.C possono provenire anche da altre categorie, ma difficilmente escono dalla loro condizione per mutare di classe.
La Ninfomane Insaziabile
Come il nome lascia intuire, la ninfomane insaziabile è quel tipo di ragazza, bella o brutta, che non può fare a meno di un pene per più di sei/otto ore. La fame di sesso di queste donne è incredibile: esse sono addirittura disposte a raccattare i lavavetri agli angoli delle strade, pur di farsi infilare, anche se ovviamente preferiscono frequentare altri generi di esemplari maschili. In alcuni casi davvero eccezionali, la ninfomane insaziabile presenta anche le caratteristiche esteriori della Figa pazzesca. In tal caso si parla di Pornodonna. La ninfomane insaziabile è una preda discretamente ambita, pur presentando lo svantaggio di non essere assolutamente affidabile dal punto di vista psicologico.. Chiunque si sposasse con una Ninfomane insaziabile avrebbe la virtuale certezza di essere cornuto già all’inizio del banchetto di nozze.
La Acidona
La famiglia delle acidone comprende tutti quegli esemplari che, per un motivo o per l’altro, non sono in grado di passare una serata in compagnia senza scazzare con qualcuno del gruppo. Caratteristica dell’Acidona, è la sua capacità di criticare qualunque frase le venga rivolta come se fosse un insulto nei suoi riguardi. Ad un classico “Ciao, come stai?”, l’Acidona risponde quasi immancabilmente “Che ti frega? Fatti i cazzi tuoi!”. Da questo comportamento ne deriva un generale disprezzo nei suoi riguardi, che la porta negli anni ad inacidirsi sempre di più, fino a sfociare nella categoria delle Isteriche.
La Tipa
Probabilmente la categoria più diffusa. Le tipe sono tutte quelle che si incontrano normalmente ad una festa, che ti chiedono se gli fai accendere, se le cambi i cinque euro e, se le reggi la borsa, ma con le quali non si intrattengono discorsi che durino più di 30 minuti (a dire tanto). In generale la Tipa si presenta come un esemplare femminile normale, salvo poi presentare caratteristiche che ne permettono una migliore classificazione in una delle seguenti sottofamiglie: Tipa che la dà, Tipa che non la dà, Tipa che la darebbe ma ha il tipo, Tipa che te la faresti se non ci fosse la tua Tipa, Tipa che te la fai facendole credere che sei chissacchì e poi non la accompagni neanche a casa.
Il Puttanone
Il Puttanone è una curiosa deviazione della tipologia Troia. Di norma, una Troia resta semplicemente Troia, e vive la sua troiaggine più o meno coerentemente. In alcuni casi, si verifica qualcosa che porta la Troia a riconsiderare la propria condizione e, in una botta di moralismo incredibile, decide di non dedicarsi più al drenaggio di capitali. Il fatto è che essa, ormai è abituata a saltare da un membro all’altro con agilità. Questo desiderio di uscire dal proprio schema classico “la do se cacci la lira”, la porta ad intraprendere un cammino dove il bisogno di purgare la propria anima dall’istinto meretricio le impone di fornire favori sessuali senza richiedere nulla in cambio. Come risultato, Il Puttanone, scopa con le stesse modalità della Troia, ma non chiede nulla in cambio, se non il mero appagamento sessuale. In questo dimostra un atteggiamento simile alla Ninfomane insaziabile, anche se il ritmo erotico è decisamente più basso. Nel caso della Ninfomane insaziabile si tratta di bisogno fisico di cazzo, mentre il Puttanone è più che altro spinto dalla scelta personale di essere disponibile ad ogni uomo.
La Pornodonna
Definire la Pornodonna equivale ad una solenne descrizione di uno dei desideri più osceni di molti maschi: una donna splendida, simpatica e soprattutto assetata di sesso più di qualunque altra cosa. Chiaramente un esemplare del genere, può avere il suo campo di applicazione per un periodo massimo di 10 giorni… seguire il ritmo di una Pornodonna è pressoché impossibile già se si è dei ricconi nullafacenti, figurarsi se in più si è tenuti al lavoro… Una pornodonna rappresenta quindi un’impresa, nel vero senso del termine…ella si presterà a qualsiasi tipo di rapporto sessuale, in qualsiasi momento e in qualunque situazione; permetterà all’uomo di turno di passeggiare amabilmente abbracciato ad una ragazza splendida, abbandonandosi alla sacrosanta bastardaggine data dal poter comunicare a sguardi ai propri amici il famoso: “Guardate un po’ chi mi scopo io…”. Tale sensazione, però, è destinata a durare poco, dato che la Pornodonna in questione non mancherà di tenere gli occhi aperti… ed in capo a poco più di un mese… tutti gli amici del gruppo avranno ottenuto lo stesso trattamento dalla suddetta, e gli sguardi saranno molto meno fieri…
L’Isterica
Definire l’isterica corrisponde a dare uno sguardo un po’ a tutte le donne…tuttavia ci sono alcuni esemplari che fanno dello sclero la propria ragione di vita: L’isterica non si preoccupa minimamente della situazione, del momento, delle persone con cui ha a che fare, e si lascia generosamente andare a degli scatti di ira furiosa che in non rari casi sfociano in un vero e proprio attacco di violenza gratuita. Il problema è che queste poverette, non si rendono conto del fatto che la pazienza umana ha un limite, quindi, giunte all’ennesimo scazzo feroce, quando cercano per l’ennesima volta di schiaffeggiare il povero cristo di turno, perdono i sensi e si risvegliano doloranti con il tatuaggio della mano di lui sulla faccia… Di solito, a questo punto, cercano di rimediare con l’ennesima botta isterica, questa volta dominata dal pianto furioso…in soli 5 secondi, la faccia della sciagurata sembra flagellata da un monsone, con litri e litri di lacrime che si riversano al suolo, mentre dalla bocca le fuoriescono degli strani mugolii assolutamente incomprensibili. Questi momenti sono estremamente delicati: MAI COMUNICARE L’INCAPACITA’ DI COMPRENDERE CIO’ CHE LA MATTA DICE!! Il rischio minore è quello di riportarla allo stadio immediatamente precedente al pianto, ossia quando pretende di mandarvi al tappeto, quello maggiore è di ritrovarvi effettivamente al tappeto vittime di una feroce ginocchiata nelle parti basse.
La bellezza inconsapevole
Raro esemplare di femmina che è notevolmente bella ma non sa di esserlo. Solitamente di umili origini e di famiglia tradizionalista. Esce poco di casa e veste abiti che la imbruttiscono. Dal parrucchiere forse una volta all’anno. Ha un fidanzato/marito decisamente brutto che la trascura e che non le ha mai leccato la topa. Ti accorgi di lei nel periodo estivo, se la vedi per tua fortuna al mare in costume, dove non c’è trucco o abito ad abbellire gli altri esemplari. Qui ti cade a terra la mascella. Nell’approccio e gentile ma molto sulle sue, i complimenti la imbarazzano e crede non siano veri.
NB: il presente manualetto, è stato estratto dalle memorie recondite internettiane di ormai tre lustri fa. Morto e sepolto, è stato riproposto da un utente della nostra community.