Un bodyguard: Telegram
In tempi di coronavirus e di restrizioni è facile perdersi
d’animo e venire pervasi da mille pensieri. La noia è forse il “nemico” più
debole ma anche più persistente da combattere, restiamo a casa ma siamo
fortemente assillati dal tarlo del “e adesso che faccio?”. Lo so, siamo tutti
limitati e la varietà di cose da fare non ci aiuta: per quanto ci sforziamo
siamo costretti a stare in un ambiente circoscritto, ristretto, a contatto
magari con altre persone, con meno privacy di quanta ne vorremmo o ne avremmo
bisogno.
Una delle attività che potrebbero farsi è quella di
esplorare quei siti dove si possono conoscere altre persone, magari allo scopo
di organizzare un incontro dopo che sarà terminata tutta questa follia.
Ricordate che in questo caso stiamo tutti sulla stessa
barca, la noia ha fatto visita a tutti quanti, non solo ai punter o a chi, come
me, frequenta siti di incontri. La noia, va detto, sta appestando tutti e non
fanno eccezione donne e ragazze. Quindi non è errato pensare che sì, ci sono
molti più uomini che potenzialmente potrebbero girare per le chat, ma allo
stesso tempo sono aumentate anche le utenti femminili.
Un esempio personale lo posso fare con Gleeden, dove nella mia zona c’era una presenza media di una o due donne online e adesso non scendono mai sotto a quattro (lo so, sono numeri molto modesti, ma è pur sempre un aumento del 100%). Fermo restando poi che Gleeden non è l’unico sito di incontri.
Ma prima ancora di parlare di questo, dobbiamo risolvere un
altro problema: come detto sopra, la quarantena ci obbliga a stare a casa. I
single possono fare come vogliono, ma come può un uomo sposato, o convivente,
muoversi facilmente o comunque rischiando il meno possibile tra i vari siti di
incontri o per portare avanti le conversazioni già avviate?
Cercherò di condividere la mia esperienza con l’intenzione
di darvi qualche utile consiglio per rischiare il meno possibile.
In questi giorni sto portando avanti tre “storie”, con tre
ragazze conosciute in chat o in siti di incontri e con le quali sto
pianificando i prossimi incontri che farò non appena le cose si normalizzeranno
e uscire diventerà naturale e tranquillo come lo era fino allo scorso febbraio.
L’applicazione migliore per chattare è, se non lo sapevate
già, Telegram. Telegram offre più o meno le stesse funzioni di Whatsapp, ma ha
delle chicche che la rendono migliore di quest’ultima nel caso voleste ridurre
il rischio di essere scoperti.
Per prima cosa Telegram vi permette di inserire un nickname e di farvi trovare tramite questo e questo soltanto: non necessariamente dovrete lasciare un numero e ciò riduce di molto i rischi. Mi viene in mente la cosa più banale: la ragazza googla il vostro numero e magari vi trova (sembra irreale, ma basta averlo scritto una volta in un qualsiasi vecchio messaggio, post, sito di annunci, forum, per essere rintracciati. Io personalmente posso essere rintracciato googlando il mio cellulare per via di un vecchio annuncio di vendita postato nel 2007 in un forum dove non riesco più ad accedere!). Altra grande utilità di Telegram è l’archiviazione delle conversazioni, che funziona diversamente da Whatsapp dove una conversazione resta archiviata finché uno dei due non manda un nuovo messaggio e a quel punto la conversazione ritorna in elenco con tutte le altre. Una bella grana nel caso moglie o compagna dovesse accidentalmente passare mentre siete a cercare la chat col vostro collega e casualmente l’occhio le cade su “Mario Rossi” che però ha la foto di una bella bionda! Con Telegram questo non succede, a condizione che silenziate la chat.
Silenziare una chat su Telegram con la tipa conosciuta su Badoo o altro sito di incontri dovrebbe essere stabilito per decreto del Presidente della Repubblica, con tanto di diretta a reti unificate, ma nel caso non l’abbiate fatto questo è il momento giusto.
Silenziare la chat singola con Telegram è facilissimo:
cliccate sul nick in alto nella conversazione e premete silenzia (l’icona con
la campanella). A quel punto non solo non riceverete alcuna notifica sullo
schermo del telefono o nella finestra a tendina in alto (che comunque io ho
disabilitato a prescindere sia su Telegram che su Whatsapp), ma non comparirà
nemmeno il puntino rosso banner col numero di messaggi non letti sopra l’icona
dell’app.
Quindi se silenziate una conversazione Telegram, l’unico
modo per sapere se è arrivato un nuovo messaggio è quello di entrare e
controllare direttamente.
Nel caso però che abbiate silenziato e anche archiviato la
conversazione, nel caso di nuovi messaggi la conversazione resterà in archivio.
Ciò comporta che una volta che siete nella lista delle conversazioni attive
dovrete fare lo “sforzo” aggiuntivo di scorrere verso il basso la lista finché
non comparirà la riga delle chat archiviate. Se ci sono nuovo messaggi vederete
in grassetto il nome di chi vi ha scritto, quindi entrate nelle chat archiviate
e andate a leggervi il nuovo messaggio.
È una prima forma di protezione che però torna molto utile:
si trova su Telegram, cioè un app ancora poco conosciuta che non desta
sospetti, nasconde le conversazioni che non dovrebbero essere viste da mogli e
compagne, le tiene comunque ordinate e permette di portarle avanti senza lo
sbattimento di riarchiviarle ogni volta che scrivete, perché la chat archiviata
e silenziata resta in questo secondo elenco “nascosto”.
In questi giorni vi spiegherò altre chicche per rendervi
meno sgamabili e per poter chattare in tranquillità, magari gettando le basi
per futuri incontri (di tempo ne abbiamo tanto, facciamolo fruttare).
Vi lascio dicendovi che Telegram è l’app più giustificabile del mondo (nel caso una moglie o compagna vi chieda che cosa dovreste farci con un app identica a Whatsapp): Telegram infatti a differenza di Whatsapp permette la ricerca di qualsiasi utente o gruppo tramite il famoso nickname di cui parlavo prima. Dopo esservi divertiti a mettere i nick più assurdi e intriganti (provate le varie declinazioni di “troia”, “troietta”, “puttana”, “maialina”, ecc, ne vedrete delle belle) cercate gruppi seri come quello che da informazioni sul covid-19, sul meteo, sul traffico e qualsiasi cosa possa venirvi in mente (io faccio parte di una decina di gruppi di videogiochi). Unitevi a questi gruppi, che così compariranno nell’elenco delle conversazioni e nel caso qualcuno vi chiedesse cosa ci fate con Telegram potrete dimostrare che tenete l’app per restare informati su temi di vostro interesse.
(Si ringrazia l’utente della community @bruschetta)