Il nemico invisibile
Probabilmente ci ucciderà? No, onestamente noi di PUNTERFORUM Non crediamo sia la fine della razza umana. Qualche cosa però cambierà, sicuramente: nelle abitudini, nel modo di comportarsi, negli atteggiamenti. L’Italia e il mondo intero, stanno attraversando un periodo che definire complicato è un eufemismo. Una interpretazione di questo disagio è rappresentata dallo sforzo che stiamo facendo, obbligati a modificare il nostro modo di porsi rispetto alla quotidianità, situazione che porta a riflettere, a rivedere le proprie posizioni rispetto a tante cose, rispetto alle relazioni con gli altri, ai contatti fisici e più in generale alla vita sociale. In questa prima fase purtroppo e nonostante una aumentata percezione di pericolo, la cosa che appare più eclatante è che non c’è sufficiente senso di responsabilità per comprendere che questo virus, colpisce soprattutto chi non è in grado di difendersi in modo autonomo e naturale ovvero i più deboli, per definizione gli anziani e le persone compromesse da altre patologie.
Non colpendo le persone in modo indistinto, l’isolamento imposto, probabilmente l’unico sistema per arginare la pandemia, viene inteso come un obbligo, un ordine che un padre severo impone ai propri figli i quali però da tempo, probabilmente hanno dimenticato di esserlo, hanno maturato una coscienza “monella” e fino a quando non gli vengono tirate le orecchie, non sono disposti ad ascoltare. Questa situazione affligge ovviamente anche il mondo dell’intrattenimento per adulti che rispetto ad altri settori, non fa differenza.
A livello primario, PUNTERFORUM si occupa in gran parte di recensioni di incontri escort in senso allargato. In questo ambito non è la prima volta che viene affrontata una situazione di questo tipo. La sensibilità oggi è sicuramente più elevata in quanto i mezzi di comunicazione sono radicalmente cambiati. Non più il solo giornale, la televisione, ma social network e comunità dominate da un alto grado di interazione spesso in tempo reale.
Si diceva che già in passato ci sono state situazioni nelle quali il libertinaggio è stato messo in discussione. Negli anni ’80 e primi ’90, intere generazioni sono state sottoposte al tam tam mediatico rispetto al problema Aids. Si è argomentato così tanto in questi trent’anni che le nuove generazioni hanno paradossalmente dimenticato come si viveva e i problemi a livello sociale da questa sindrome e ancora è diminuita la percezione di come siano cambiati gli atteggiamenti nelle relazioni interpersonali. La paura era così tanta che ha fatto slittare di quasi una decina di anni, la maturazione sessuale degli adolescenti dell’epoca. Tutto ciò che è più naturale in questo mondo, il sesso, per preservare la salute dei più giovani, dei più avventati, è stato precluso non in senso assoluto, ma sicuramente piuttosto significativamente per una intera generazione. Chi è nato negli anni settanta, ha subito questo tipo di situazione. Già un decennio prima e lo testimoniano le riviste, il comportamento dei giovani, si viveva un clima di rivoluzione sessuale, interrotta appunto alla fine degli anni 80 con la conclamazione della sindrome da immunodeficienza acquisita. Gay, transessuali ma anche “libertini”quindi i punters dell’epoca, hanno sperimentato la ghettizzazione rispetto alle proprie tendenze e comportamenti sessuali.
Essere un “finocchio” un “travestito” piuttosto che un “puttaniere” (abbiamo scelto volutamente di utilizzare termini spregiativi) era più che sufficiente per essere catalogato ed etichettato in una società che aveva tutto tranne che l’autorità per tacciare chicchessia di comportamenti ambigui rispetto alle pubbliche virtù dell’epoca salvo poi che è sotto gli occhi di tutti la storia che ne è seguita fatta di corruzione e collusione, nepotismo e raccomandazioni. Parliamo dell’Italia dei primi anni ‘90, una società fradicia che aveva scoperto il modo di condannare i propri vizi nascondendoli dietro l’acronimo HIV. Non stiamo qui a fare retorica o dissertazioni politico-sociali, quanto più si cerca di trasferire l’esperienza del passato alla situazione attuale.
Bene, alla data odierna siti internet di settore si sono progressivamente desertificati, niente annunci, niente novità, niente massaggi, locali chiusi. La nostra community, seppure sempre molto frequentata, ha subito un calo drastico delle visite. D’altronde la gente è paradossalmente meno libera almeno in termini di mobilità e spazi. Non andando al lavoro, ci sono meno connessioni esterne rispetto al proprio ambiente familiare e come è noto, il punter è per definizione fedifrago: difficile pensare un utente di PUNTERFORUM che sfoglia le pagine della community, che scrive una recensione di un incontro escort al fianco della propria consorte. Non impossibile, quantomeno paradossale. Detto ciò in conclusione, non sappiamo come andrà a finire questa storia. Siamo però sicuri che l’istinto dell’uomo prevarrà su tutto e la parte più ancestrale del nostro cervello, quella che guida gli istinti sessuali, ancora una volta prevarrà. D’altronde il punter è il fruitore di servizi di intrattenimento per adulti che ad oggi, da sempre, risulta essere il “lavoro più antico del mondo”.